martedì 13 febbraio 2007

risposta al post di Gabriella

Salve “Gabriella”.....
Ti rispondo come responsabile del COMITAU AERA perchè considero il tuo post come sintesi dei principali dubbi che si pone chi da semplice cittadino, non “addetto ai lavori” vorrebbe conoscere la migliore soluzione al problema rifiuti.
Riprendendo punto per punto le tue affermazioni:
“Alcune motivazioni per cui penso che questo comitato sia inutile e controproduttivo:”
-Ti ringrazio ma il giudicarlo “controproduttivo” è ovviamente una questione di punti di vista. Se sei una persona con interessi economici nell'inceneritore, allora capisco che lo possa giudicare controproduttivo. Se invece come cerchi di far capire sei una semplice “cittadina preoccupata”, allora l'affermazione è come minimo gratuita.
Proverò a risponderti basandomi esclusivamente su dati reali, a disposizione di tutti coloro li vogliano leggere, e che non partano da posizioni preconcette.
“1 allora come facciamo con tutti questi rifiuti?”
Anzitutto bisogna chiarire che noi, in Sardegna, non abbiamo una “emergenza rifiuti” come quella che vivono in altre zone come la Campania. Poi bisogna anche scordarsi che l'incenerimento dei rifiuti possa risolvere il problema della presenza delle discariche, anzi, per ogni inceneritore devono sussistere almeno tre discariche.
E questo perchè quanto viene immesso nell’inceneritore non sparisce, ma ne esce in forma di : • emissioni gassose dal camino ( che vanno nell’aria); • ceneri residue (che devono essere smaltite); • acque di scarico (che devono essere trattate). Più precisamente, per ogni tonnellata di rifiuti bruciata, un inceneritore produce : • 1 tonnellata di fumi immessi in atmosfera; • 280/300 Kg di ceneri "solide"; • 30 Kg di "ceneri volanti"; • 650 Kg di acqua di scarico; • 25 Kg di gesso.
-La prima discarica è quella che va all'interno dell'impianto, che costituisce il “serbatoio” di combustibile, e dev'essere molto estesa, per garantire un'adeguata autonomia di funzionamento anche in periodi di scarso conferimento (andamenti stagionali ecc.).
-La seconda è invece una discarica per i circa 300 Kg a tonnellata di rifiuti tossico nocivi che sono le ceneri solide. Si tratta quindi di una discarica di tipo speciale che ha dei costi che sono circa il 1000% di quelli di una discarica ordinaria. Ad essa andranno conferiti anche i fanghi di depurazione dei 650 litri (per tonnellata di rifiuti) d'acqua di scarico dell'impianto di incenerimento.
-la terza discarica che deve accogliere circa 800 Kg di CO2, 30 Kg di pericolosissime ceneri volanti, e una notevole quantità di DIOSSINE, è rappresentata dall'atmosfera e quindi in definitiva dai nostri polmoni, da quelli degli animali che vivono nel territorio interessato, e in generale dall'ambiente. Questa discarica è quella con l'impatto ambientale maggiore.
“2 il termovalorizzatore serve per fornire energia”
Serve a chi? Innanzitutto.
Anche qui abbiamo una dimostrazione di come una bugia, se ripetuta all'infinito, diventi una verità (almeno per chi ci crede). Allora: La Sardegna produce già più energia di quanta ne consumi ( 13.031,5 Gwh/anno prodotte contro 12.036,7 Gwh/anno consumate, dati GRTN 31 dic. 2005). Il vero problema è forse quello di stabilire delle tariffe per lo meno pari a quelle di altre Regioni.
Poi, mediamente un inceneritore consuma circa il triplo dell'energia che produce, inoltre se prendiamo in considerazione il bilancio energetico confrontando l'energia ottenuta bruciando i rifiuti, con quella necessaria alla produzione di degli stessi beni che potrebbero essere riciclati, si vedrebbe che con il riutilizzo ed il recupero si risparmierebbe circa il 400-500% dell'energia in uscita dall'inceneritore.
“3 il termovalorizzatore darà anche lavoro. Per pochi che siano i posti di lavoro forniti sono qualcosa in un territorio in crisi come il nostro. Dobbiamo metterci nei panni dei padri di famiglia che si trovano senza lavoro a 40 anni e devono pensare a come dare da mangiare ai loro figli, e non sono situazioni poco comuni come potremmo ritenere. Chi se la sente di negare loro un lavoro in nome di un ideologia ambientalista.”
-L'inceneritore occuperebbe circa 25-30 persone, esageriamo: 40 persone. A fronte di questo dato dobbiamo considerare l'impatto sul comparto produttivo agro-pastorale che rappresenta veramente la colonna portante dell'economia della zona. Bisogna che sappiamo che molte delle famiglie occupate in questo settore si ritroveranno senza reddito, perchè il prodotto del loro lavoro a causa dell'inquinamento non sarà commerciabile, (succede già nel territorio di Porto Torres) e sicuramente perderà qualsiasi marchio di qualità (BIO, DOP ecc. ). Nel migliore dei casi verrà accettato dal mercato ad un prezzo così basso che non coprirà i costi di produzione. E stiamo parlando di alcune centinaia di famiglie!
Altre soluzioni come il riutilizzo ed il riciclaggio dei rifiuti offrono occupazione sicuramente da 10 a 50 volte superiore a quella di un impianto di incenerimento.
Quanto al dare da mangiare ai propri figli, riesce molto meglio se questi sono vivi e in salute.
“4 siamo sicuri dell'attendibilità di questo prof. Montanari? Sicuramente è un grande comunicatore ma le sue pubblicazioni scientifiche sono attendibili o piuttosto si vuole fare pubblicità e magari è venuto qui per guadagnare qualche spicciolo per il suo microscopio a scansione?! Cosa gliene potrà importare della nostra salute? e Soprattutto che interessi ha?”
-Il dott. Stefano Montanari e ancora più sua moglie la dottoressa Gatti, sono tra le maggiori personalità scientifiche “al mondo” nel campo delle nanoparticelle. Il dott. Montanari è stato ricevuto alla camera dei Lords a Londra, è stato ricevuto dall'imperatore del Giappone, è stato consulente negli Stati Uniti per la vicenda delle torri gemelle (relativamente alla previsione di patologie derivate dalle nanoparticelle liberate nel crollo delle torri). Collabora con le più prestigiose università del mondo, ed è continuamente intervistato dalle televisioni di tutto il mondo.
“Cosa gliene potrà importare della nostra salute? “
-Non lo so, ma mi chiedo: noi cosa possiamo fare per tutelare la nostra salute?
Se per pochi posti di lavoro, paragonabili a quelli di un paio di gelaterie sulla costa, sei disposta a rischiare la salute dei tuoi figli (caso mai ne avessi), dei tuoi vicini di casa o dei tuoi nipoti?
Ci sono dei limiti etici, morali e di fede che non si possono superare. E' ovvio che non tutto si può sacrificare sull'altare dell'occupazione. La salute sicuramente no!
“5 sicuramente i nostri politici hanno valutato i possibili danni alla salute e hanno scelto quello che per noi cittadini è più conveniente e vantaggioso.”
-Sei disarmante! Non so se sembri più la sorella di Madre Teresa di Calcutta, o Alice nel paese delle meraviglie. Mai sentito parlare di tangenti? di mazzette? di corruzione? di lobby o semplicemente di ignoranza? I nostri politici che tu ami in modo così sconfinato sono gli stessi che ci hanno portato in Sardegna le scorie radioattive, gli stessi che hanno fortemente voluto le industrie di Ottana, e hanno poi abbandonato il progetto fallimentare, e con esso al proprio destino anche tutte quelle famiglie che avevano convinto a lasciare l'allevamento, la bottega artigiana ed i campi per il miraggio della fabbrica. Se adesso, per un po di posti di lavoro c'è chi è disposto a mettere a repentaglio la propria salute e quella del prossimo, è grazie a questi politici.
“6 possibile che in nome delle solite questioni pseudo ambientaliste pseudo salutiste e pseudo paesaggistiche in sardegna non si possa fare niente per andare verso il progresso. Come al solito gli ambientalisti bloccano tutto, senza capire che il mondo và verso un altra direzione, a cominciare dai parchi eolici sino al termovalorizzatore.”
-E' mai possibile che in nome del fantomatico progresso, noi sardi lo prendiamo sempre nel solito posto? In Sardegna dovremmo avere già imparato qualcosa. Quanto alla direzione del mondo, penso anch'io al fotovoltaico, all'eolico alle celle a combustibile, alla fusione fredda, ma lascerei fuori i termovalorizzatori. Lo dico perchè l'orientamento è proprio questo, a partire dall'Europa per proseguire con gli Stati Uniti, l'Australia ecc. ecc. (a proposito: i termovalorizzatori non esistono. La comunità Europea ha proibito all'Italia l'uso di questo termine giudicandolo “ingannevole”).
“7 non mi sembra che la gente di Ottana si sia lamentata in modo forte e decisivo contro il termovalorizzatore, probabilmente perchè non è vero che danneggia la salute così come non è vero che la fabbrica di ottana e l'inceneritore di Macomer abbiano portato un aumento di incidenza di patologie nella zona. In caso contrario, dato che sono individui pensanti e non pecore si sarebbero fatti sentire e mobilitati per trovare soluzioni alternative.”
-Ancora no, non hanno espresso il loro dissenso in piazza, ma la gente di Ottana e dintorni ha scelto di informarsi prima di parlare. I numerosi comitati spontanei ne sono la prova. Naturalmente bisogna combattere contro una “disinformazione” portata senza risparmio di mezzi, con lo scopo di impedire alla gente di prendere coscienza dei propri diritti, e tra questi la salute è senz'altro il primo.
“-probabilmente perchè non è vero che danneggia la salute così come non è vero che la fabbrica di ottana e l'inceneritore di Macomer abbiano portato un aumento di incidenza di patologie nella zona.”
-Non so sulla base di quali dati tu possa fare simili affermazioni. Ti ricordo che esiste una precisa legge comunitaria che sancisce il principio di precauzione. Questo significa che non sono io che devo provare che l'inceneritore fa male alla salute; ma chi lo vuole costruire deve provarmi che non fa male. Se non riesce a provarlo l'inceneritore non si farà!
Inoltre è da considerare che la decisione di costruire un inceneritore alla fine deve portare la firma di chi per legge è il principale responsabile della salute dei cittadini: il sindaco. Questi deve sapere che nel firmare si assume “penalmente” la responsabilità di avere consentito la costruzione dell'impianto.
Ad ogni modo eccoti una breve selezione di documenti scientifici che affermano esattamente il contrario di quanto dici: (naturalmente chiunque volesse approfondire può richiederci altri documenti)
GLI INCENERITORI PROVOCANO LA NASCITA DI BAMBINI MALFORMATI
Parigi, 21 gennaio 2003: il CNIID, Centro nazionale indipendente di informazione sui rifiuti, rivela l'esistenza di uno studio epidemiologico ufficiale che dimostra come gli inceneritori di rifiuti urbani provochino la nascita di bambini malformati. Gli autori dello studio, "Risques de malformations congénitales autour des incinérateurs d'ordures ménagères, Inserm, Institut européen des génomutations, Afssaps," realizzato nella regione Rhone Alpes (che ha come centri principali Lione, Nimes e Montepellier) concludono che "globalmente rischi significativi per le popolazioni sono osservati per due tipi di malformazioni: le anomalie cromosomiche e le altre malformazioni maggiori". Inoltre essi hanno constatato "un rischio significativo per le fessure orali, le displasie renali, i megacolon e le anomalie urinarie". Nel periodo considerato dallo studio gli inceneritori hanno quindi provocato la nascita di un gran numero di bambini malformati.
Questa una sintesi dei risultati dello studio rispetto alle malformazioni rilevate nei bambini della regione Rhone Alpe: - anomalie cromosomiche + 20% rispetto alla media nazionale - malformazioni della bocca + 29% - malformazione dell'intestino + 44% - malformazioni dei reni + 51% Secondo il direttore del CNIID gli inceneritori saranno "l'amianto del XXI secolo" anche perchè lo studio conferma altre prove scientifiche che hanno posto sotto accusa gli inceneritori di rifiuti come quelle riportate dall'"American Journal of Epidemiology" del 26 giugno 2000 sull'aumento dei tumori rilevati nei tre cantoni di Doubs, vicini all'inceneritore di Besancon (Franca Contea, regione ai confini con la Svizzera).
E ancora:
Le diossine - Secondo l’EPA (Agenzia governativa di protezione ambientale americana) - sono il più potente cancerogeno sintetico. Danneggiano il sistema immunitario,il sistema tiroideio, il sistema sessuale, il sistema nervoso centrale ed il sistema riproduttivo. Inoltre funzionano da sregolatori endocrini e provocano una notevole varietà di tumori. Possono inoltre attraversare la placenta, danneggiare il feto e contaminare il latte della madre. Possono persistere per migliaia di anni.
Secondo l'EPA (Ente governativo statunitense per la "protezione" ambientale) le diossine sono i più micidiali "sregolatori endocrini" che si conoscano. Lo studio più completo sugli effetti della diossina è stato compiuto in seguito al noto incidente di Seveso. La conclusione era che gli abitanti dell’area avevano "probabilità 3 volte maggiori di prendere il cancro al fegato, nelle donne 5,3 volte di prendere una forma di mieloma, tra gli uomini 5,7 volte di prendere alcune forme di cancro al sangue".
Il piombo - Esercita effetti tossici sul sistema nervoso, sui reni, sul sistema immunitario e riproduttivo. Il mercurio - E’ nocivo per il sistema nervoso, per i reni ed il sistema immunitario. Inoltre molti metalli pesanti sono conosciuti o sospettati di essere cancerogeni. Gli studi cui si fa riferimento sono molto recenti e le loro implicazioni non sono ancora chiaramente comprese. Non si conoscono soprattutto gli effetti di lungo termine dell’accumulo di quantità anche molto piccole, ma si sa che entrano nel corpo umano e vi persistono anche per decenni, trasferendosi nel caso delle puerpere ai feti. Dovrebbe valere in queste situazioni il criterio, di puro buon senso, del "principio di precauzione" : dove non si ha conoscenza sufficiente, ma i rischi sono elevatissimi, è ragionevole non correrli. In poche parole meglio non giocare alla roulette russa.
-In Italia esistono una gran quantità di pubblicazioni scientifiche che confermano queste tesi, basta leggerle. Alcuni dati specialmente da noi non sono disponibili per il semplice fatto che non sono stati installati sistemi di di monitoraggio adeguati. Ovviamente questo non vuol dire che i problemi per la salute non esistano. Ad Ottana come in tutte le altre aree industriali in Sardegna e nel mondo, l'insorgere di numerose patologie tumorali, aborti spontanei e malformazioni fetali è assolutamente prevedibile considerando le tipologie di impianti presenti.
“8 come al solito un comitato che si intitola con un NO: NO TAV, NO Termovalorizzatore, No scorie ...etc INSOMMA non si può dire no a tutto SENZA DARE DELLE ALTERNATVE”
Le alternative ci sono. Piuttosto, l'inceneritore non è una soluzione per i rifiuti. E non di esso si deve proporre un'alternativa. E' necessario che si abbia anche la disponibilità a riconoscere che un problema del genere non può avere un'unica soluzione, ma sarà superabile con una serie di azioni che portino principalmente ad una politica di graduale ma decisa riduzione nella produzione dei rifiuti, all'eliminazione dei contenitori “a perdere”, al riutilizzo ed al riciclaggio. Per avviare questo processo virtuoso è però necessario che si abbandonino le posizioni fondamentaliste. Nel tuo post, ti faccio notare, hai fatto una grande serie di affermazioni, nessuna confortata da dati verificabili.
Ti saluto
Luigi Erittu
Comitato AERA